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San Tammaro Vescovo

San Tammaro è stato un vescovo nordafricano, giunto in Campania in seguito alle persecuzioni dei Vandali e venerato come santo dalla Chiesa cattolica. La città di Grumo Nevano lo ricorda, con solenni festeggiamenti, anche nella prima domenica di settembre.


San Tammaro è stato un vescovo nordafricano, giunto in Campania in seguito alle persecuzioni dei Vandali e venerato come santo dalla Chiesa cattolica.
La città di Grumo Nevano lo ricorda, con solenni festeggiamenti, anche nella prima domenica di settembre.

Le sue origini, secondo un antico documento la “Vita di san Castrense, risalgono al quinto secolo, dopo l’invasione del Nord Africa da parte dei Vandali di re Genserico, che saccheggerà anche Roma nel 455. Questi ordina una rigida separazione tra la nuova popolazione dei Vandali e i cittadini Romani assoggettati, ed espelle dall’Africa molti preti.
Tra essi, secondo il documento citato, ci sono anche Tammaro e dodici suoi compagni, che dopo aver subito minacce e tormenti vengono imbarcati su una nave e lasciati alla deriva. Giungono fortunosamente sulle coste campane. Di qui i compagni si divideranno, dedicandosi alla predicazione del Vangelo nel Sud dell’Italia.

Ad oggi è indiscussa la venerazione per Tammaro vescovo, documentata da antichi calendari e dalle molte chiese a lui dedicate in tutta la regione.
La sua vita dopo l’arrivo in Campania non è molto conosciuta. Difatti sono pochissime le informazioni sul suo conto; tuttavia, misteriosamente, il ricordo di San Tammaro percorre lo stesso i secoli e i millenni.
Un legame particolare unisce il suo nome alla città di Grumo Nevano. Eredi della secolare devozione a questo santo, già nel XVII secolo gli abitanti di Grumo Nevano lo avevano proclamato loro patrono, portando da Benevento alcune sue reliquie e diffondendone il culto. Tammaro morì probabilmente verso il 490, in età avanzata, e fu sepolto nella sua cattedrale beneventana. Con i successivi rifacimenti del tempio, i suoi resti, con quelli di altri santi, furono collocati in un’arca marmorea. E in quella solida custodia sono rimasti indenni anche sotto il tremendo bombardamento che durante la seconda guerra mondiale distrusse la cattedrale. Una parte delle sue reliquie si trova ora custodita a Grumo, nella chiesa dedicata al santo, la Basilica pontificia di San Tammaro vescovo.

Nella festa in suo onore vengono esposte in un reliquiario che in un certo senso arriva anch’esso "da oltremare", come san Tammaro e i suoi compagni, perché è stato donato dai numerosi cittadini di Grumo emigrati negli Stati Uniti.